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03 Gennaio 2018

Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij

Libri

Stile: 80% - 1 votes
Contenuti: 41% - 1 votes
Aspettative: 37% - 1 votes

Le notti bianche
di Fëdor Dostoevskij
€ 7,65
105 pagine
Oscar classici Mondadori
ISBN: 9788804516040

 

Ciao Lunatici!
Oggi sarò impopolare.
Quindi vi chiedo perdono fin dall'inizio...

 Il tema del "sognatore romantico", dell'eroe solitario che trascorre i suoi giorni immerso nella dimensione del sogno, in un paradiso di illusioni, malinconicamente sofferente e lontano dall'incolore e consueta realtà dell'esistenza quotidiana, percorre come un filo d'Arianna questo racconto.

Un sognatore, solitario, idealista (e metodico aggiungerei), passeggia per le vie della sua città.
Assapora i viali, le persone e quasi quasi parla con i palazzi che conosce a memoria.
La sua vita si svolge così metodicamente che, se la sua routine subisce anche la più piccola variazione (tipo gli anziani che ogni giorno sono al solito posto alla solita ora), si intristisce e si incupisce.
Finchè una sera trova una ragazza in lacrime e mentre lui si autoanalizza e si decide se avvicinarsi o meno, lei si allontana e appena attraversa la strada, questa viene aggredita da uno sconosciuto.
Il sognatore si fa coraggio e affronta l'ubriaco aggressore che si allontana barcollante.
Maledicendo e ringraziando l'aggressore, si ritrovano mano nella mano e tra i due comincia un'amicizia che dura la bellezza di 4 notti.
Ad una sola condizione: Il sognatore non dovrà mai e poi mai innamorarsi di lei.
Si raccontano tutto e diventano amici, finchè lei non confessa il suo segreto. CHE NON VI RIVELERO'!

L'ho aperto, l'ho letto, l'ho finito e l'ho riposto in libreria.
A distanza di qualche giorno, ancora mi domando cosa mi ha lasciato questo libro.
E la risposta credo sia: nulla.
Non c'è empatia, non c'è sfondo, ma solo un breve racconto di queste due vite che si incontrano e si scambiano informazioni, prendendosi per mano; a volte lei civetta, lui si fa un sacco di problemi mentali e via così in un circolo infinito.
L'unico debole messaggio è il fatto che grazie a lei il sognatore non vive più una vita grigia e statica, perché un raggio di luce è entrato a sciogliere qualche centimetro di ghiaccio che ricopriva il suo cuore.

Stop.
Nulla di più.
Nulla di trascendentale.
Non ho trovato significati profondi, tanto meno la "poesia" di un momento così particolare ed intimo.
La scrittura è scorrevole e davvero attuale, ma comunque la narrazione l'ho trovata abbastanza fredda e a volte noiosa.

Non me ne vogliate (a chi è piaciuto).

 Fatemi sapere cosa ne pensate o lasciate anche solo un "Ciao, sono passato!"

Buona giornata Lunatici!!

Rebecca

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